Articolo realizzato in collaborazione con Matteo Fanciulli, Direttore Commerciale VALMATIC
La prima colazione riveste sempre più un ruolo centrale nell’esperienza di soggiorno in qualsiasi struttura ricettiva, a prescindere dalle sue dimensioni. La routine quotidiana spesso ci costringe a consumare colazioni affrettate, riducendole a un veloce caffè prima di immergerci nelle attività della giornata. Tuttavia, quando si viaggia, l’esperienza tende a trasformarsi: concedersi il tempo per una colazione ricca e rilassata diventa un momento prezioso, quasi sacro. Questo rituale diventa un’occasione per rallentare, assaporare e iniziare la giornata con calma e piacere.
Non sarà un caso il dato ormai evidente che fra le prime 3 discriminanti per la scelta dell’hotel ci sia proprio la colazione e che l’esperienza del breakfast sia il momento più atteso per 1 consumatore su 2 una volta recatosi in struttura.
In un mercato sempre più competitivo, la colazione si rivela quindi un fattore differenziante significativo, capace di influenzare la scelta degli ospiti al momento della prenotazione. Le recensioni positive riguardanti la colazione possono migliorare la reputazione online di un hotel, attrarre nuovi clienti e incrementare le prenotazioni. Inoltre, offrire esperienze culinarie memorabili fin dalle prime ore del mattino contribuisce a creare un legame emotivo con gli ospiti, incentivandoli a ritornare.
L’obbiettivo è quindi fare in modo che la colazione si trasformi in un punto di forza dell’ospitalità ponendo attenzione ai costi, alla qualità ed al servizio, in un preciso e complesso equilibrio difficile da cogliere in questi tempi profondamenti mutevoli. Ed è in tempi mutevoli che l’esperienza, l’abitudine, l’<<abbiamo sempre fatto così da 30 anni>> diventano i nostri peggiori nemici.
Molte strutture italiane vedono il momento della colazione solo come un costo fine a sé stesso, un problema di personale, una difficoltà nel gestire le sempre più crescenti intolleranze alimentari dimenticando che in realtà il momento della colazione è uno degli strumenti di marketing più importante nonché il più rilevante momento di contatto con il cliente e, ovviamente, anche l’ultimo del soggiorno.
Proprio in questi 10 anni di esperienze a fianco di albergatori e ristoratori, che mi hanno permesso di vivere l’hôtellerie da un punto di vista diverso, ho compreso quanto la Valle d’Aosta ed i suoi albergatori abbiano provato e siano riusciti a dare una svolta al momento della colazione sull’accoglienza, sulla qualità e sulla scelta di proporre prodotti locali, quest’ultima peraltro la più apprezzata.
La parte della caffetteria rimane ancora un tema poco affrontato, purtroppo. Spesso incontro personale non adeguatamente formato (specie a causa del forte turnover di questi anni), macchine obsolete, poca tecnologia, superficialità nel considerare il caffè un’opportunità. Ritengo invece che sia il prossimo vero tema da affrontare proprio alla luce della difficoltà a trovare collaboratori, all’incremento dei costi che stanno subendo le materie prime caffè e zucchero, alle spese enormi da sostenere per dei macchinari elettrici non più sostenibili.
La tecnologia oggi fa inevitabilmente la differenza: i macchinari superautomatici odierni sono belli, ecologici, touch, semplici, intuitivi ma soprattutto in grado di produrre caffè e cappuccini di altissima qualità. Nulla a che vedere con le gloriose “mukke” degli anni ‘80/’90. Oggi le macchine da colazione self service sono un concentrato di ricerca ed eleganza, in grado di miscelare caffè in grani e latte fresco con risultati apprezzati non solo dai turisti stranieri ma da sempre più turisti italiani.
Scegliere oggi la tecnologia, domani l’IA, nella colazione non è una spersonalizzazione del servizio bensì il contrario: dedicare più tempo alle esigenze dei nostri clienti, offrire loro la nostra presenza, esporre le peculiarità dei prodotti offerti, generare curiosità per i servizi a pagamento da offrire sono attività complementari spesso tralasciate per la mancanza di tempo.
Un percorso culturale, moderno che porta inevitabilmente al futuro degli Specialty Coffee, prodotti di altissima qualità che sarà necessario presto implementare nell’offerta dell’hôtellerie. Esperienze che andranno a completare l’offerta “gratuita” del mattino con una intrigante, curiosa scelta di miscele pregiate da gustare, ovviamente con un costo aggiuntivo.
Possibile che a colazione, in Italia, si propongano 6 gusti di cornetti, 4 tipi di pani diversi, 3 succhi freschi, 5 marmellate, vari salumi e formaggi e un solo tipo di caffè? È questo uno dei paradigmi da cambiare, uno dei miti da sfatare ed uno dei pregiudizi più duri a morire: credere che molti clienti (non tutti) non siano disposti a pagare qualcosa in più per un’esperienza alternativa, migliore, curiosa, nuova.
Affidarsi alle nuove opportunità, ad aziende dedicate, ad un’assistenza tecnica puntuale, a professionisti della caffetteria non è solo un nuovo approccio contro un pregiudizio, è il primo passo per inserire nell’hôtellerie una nuova cultura del caffè. In conclusione, valorizzare il servizio di caffetteria della colazione non solo arricchisce l’offerta complessiva dell’hotel, ma si traduce anche in un investimento strategico per il successo a lungo termine. Gli albergatori che comprendono e sfruttano appieno il potenziale di questo servizio possono distinguersi nel panorama alberghiero, offrendo ai loro ospiti non solo un luogo dove pernottare, ma un’esperienza di soggiorno completa e indimenticabile.